Sentieri naturalistici di Capracotta e Sciare a Capracotta

Capracotta, con i suoi 1421 metri s.l.m., è uno dei comuni più alti dell’Appennino, nonché un borgo incantevole, incastonato al confine con l’Abruzzo tra boschi di conifere, torrenti e monti dal paesaggio mozzafiato.
è quindi un luogo ideale per praticare diverse attività sportive all’aria aperta, sia nei mesi invernali che nel periodo estivo; il territorio conta numerosi sentieri per fare trekking e offre agli amanti dello sci sia piste da fondo sia da discesa.
A soli 3 chilometri dall’abitato si trova Prato Gentile, un pianoro immerso nei boschi di faggio, che ospita la pista di sci da fondo intitolata a “Mario Di Nucci”, tra le più attraenti sul panorama nazionale.
Inoltre l’offerta turistica invernale di Capracotta è stata completata nel 1997 con la realizzazione di un comprensorio per lo sci alpino lungo le pendici di Monte Capraro. In particolare, è stata realizzata una pista di media difficoltà (rossa) con tratti adatti a soddisfare le esigenze di tutti gli sciatori. È possibile inoltre avventurarsi in diversi tracciati fuoripista sempre perfettamente battuti. L’ottima esposizione a nord della pista principale consente di avere sempre un sufficiente innevamento ed una neve di ottima qualità in uno scenario incantevole costituito da un bosco di faggio.
Una sciovia con portata di 720 persone/ora, a servizio della parte alta della pista rossa (da quota 1570 a quota 1650 metri s.l.m.) consente di poter sciare, per una lunghezza di circa 450 metri, in condizioni di innevamento sempre garantito. I principianti hanno la possibilità di poter muovere i primi passi sugli sci lasciando la seggiovia alla stazione intermedia ed utilizzando un tratto di pista blu lungo circa 300 metri.
A monte della pista è situata una baita ristoro con servizi, dove è possibile degustare prodotti tipici locali. Una baita bar non manca, infine, a valle.
Per quanto riguarda la sentieristica, essa appare diversificata sia per la difficoltà che per il periodo di percorrenza dei sentieri stessi. Ovunque volga lo sguardo, l’escursionista potrà scorgere meraviglie naturali, ammirando la catena delle Mainarde, che supera i 2000 metri, il Massiccio della Maiella, la valle del Trigno, il Matese.